Il Giappone può rendere Bitcoin e altre valute virtuali Offerta legale

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Anonim

Il Giappone potrebbe diventare il primo paese a certificare Bitcoin come "moneta a corso legale". Il Partito democratico liberale di governo prevede di presentare una legislazione che riclassifichi le valute virtuali, attualmente considerate materie prime in Giappone e Stati Uniti, al Parlamento giapponese entro giugno. La nuova designazione probabilmente porterebbe i controlli governativi nel mondo spesso turbolento del denaro virtuale, aprendo la porta a scambi certificati e alla tassazione di valute popolari come Bitcoin, Dogecoin e Litecoin.

"C'è ancora molta strada da fare", ha detto Tomonori Kanda, un funzionario della sezione affari finanziari presso la sede del partito, Il guardiano. "Ma abbiamo discusso la riforma e crediamo che sia la strada giusta da percorrere".

La nuova proposta fisserebbe le valute virtuali "un mezzo di scambio, il che significa che possono essere utilizzate per acquistare beni e servizi", secondo il quotidiano giapponese Nikkei. "Ora sono riconosciuti come oggetti ma non sono trattati allo stesso livello delle loro controparti più affermate."

Non è chiaro esattamente cosa significherebbe avere valute virtuali "che soddisfano le funzioni della moneta". La legislazione richiederebbe che le valute virtuali siano disponibili per "acquisti o scambi con un partner non specificato", suggerendo che gli scambi dovrebbero registrarsi presso il governo.Le principali misure di regolamentazione potrebbero portare stabilità ai mercati dei Bitcoin, che sono diminuiti di valore dall'inizio del 2014. Ma la supervisione del governo comprometterebbe anche parte del fascino di queste valute e addirittura condannerà molti dei motivi più importanti per utilizzarle.

L'interesse del Giappone per stabilizzare le valute virtuali si riferisce probabilmente al crollo del Monte. Gox, poi la più grande borsa Bitcoin del mondo, nel 2014. Mark Karpelés, il fondatore dello scambio, rimane sotto la custodia delle autorità giapponesi dopo aver presumibilmente sottratto un sacco di soldi al servizio, che aveva sede in Giappone. Il collasso ha avviato una discussione più ampia in Giappone sulla regolamentazione delle valute virtuali e la nuova proposta sembra essere il punto di arrivo di questo lavoro.

I membri dell'Agenzia per i servizi finanziari hanno già parlato della necessità di un coinvolgimento del governo con le valute blockchain. Questa visione apparentemente verrà realizzata prima piuttosto che dopo.