Quanto è psicotico volere segretamente l'Apocalisse?

La fine è sempre stata vicina. Dove una volta vedevamo lampi e vulcani come presagi del giorno del giudizio, abbiamo investito in cambiamenti climatici, dipendenze petrolifere, bombe nucleari e leader mondiali che cinguettavano immagini di armi letali incise. Questo panico! alla discoteca di Eschaton è sempre stato esagerato, ma se il mondo dovesse finire, devo ammettere che c'è una minuscola scheggia nera nel mio cervello alimentata dalla prospettiva.

Razionalmente, ovviamente, la fine del mondo ha una fantastica possibilità di essere una merda. Margaret Atwood, una delle migliori pensatrici di apocalisse in giro, dipinge bene il triste futuro: finiamo il cibo al supermercato, mangiamo le crocchette per cani, poi mangiamo il cane. E quelli sono i pezzi più piacevoli.

Eppure, irrazionalmente, trovo questo scenario più che passivamente romantico. L'ho notato per anni, prima con un run-in formativo con i tempi finali - una lettura di Stephen King La posizione (mi dispiace, Revelations!). Anche se l'epica di King prende il via con il modo in cui viene prodotta la salsiccia del giorno del giudizio, l'enfasi è posta soprattutto sui divertenti post-bit. Così come va, anche King immagina il piacere alla fine, come delinea in un saggio del suo libro Danza macabra:

"Niente più penuria di gas. Era una specie di allegro, in un modo orribile. … Non più guerra fredda. Niente più inquinamento. Niente più borse a coccodrillo. Niente più crimine. Una stagione di riposo."

Forse, come me, sei preoccupato meno delle borse e più concentrato sul debito dei prestiti agli studenti, o forse è una bomba sporca a Times Square, o è una presidenza di Ted Cruz. Ma solo perché il maestro dell'horror pop trova il collasso della civiltà anche sexy, non è molto conforto psicologico. Con scuse a Mr. King, quanto sarò fottuto per aspettare fino alla fine dei giorni?

Scienziati e psicologi hanno, in effetti, cercato di scoprire perché le persone più o meno normali trovano attraente l'apocalisse. Shmuel Lissek, un neuroscienziato dell'Università del Minnesota e un esperto sulla risposta alla paura dei mammiferi, ha detto nel 2012, quando le minacce diventano prevedibili, come le ripetute scosse elettriche, ci rilassiamo. Se la fine è il più grande shock immaginabile, non c'è nulla di cui preoccuparsi, semplicemente perché non è rimasto nulla.

Armageddon è, inoltre, l'ultimo risolutore di problemi. Un Dio irato non purifica la Terra dai suoi peccatori, ma il debito delle carte di credito e posti di lavoro senza fine. Per quelli di noi che sottoscrivono una particolare teologia che alla fine arriveranno sans cavalieri, trombe di angeli o azioni di Yoda, l'apocalisse è anche qualcosa che - se siamo delusi abbastanza da credere nel nostro eccezionalismo - può essere sopravvissuto. La soddisfazione compiaciuta di sapere che avevi ragione riguardo al cambiamento climatico catastrofico è grande, ma le fantasie anarchiche di base sono migliori. L'apocalisse zombi non riguarda le cose che mangiano il cervello. È che la scuola è finita per sempre.

Dove le mie fantasie si infrangono è che io non sono né un survivalista né un prestanome - non ho un garage pieno di salviette igieniche e conto il mio dispositivo di rimozione di base tra i miei beni più mortali. Tristemente mal preparata e dietro al mio richiamo del tetano, affiderei il mio dito su una scatola di cibo per cani e morirò.

Ma, come la parte di me che ignora le statistiche sotto $ 2 di fantasia Powerball, è troppo facile immaginare di battere le probabilità. E, dannazione, l'apocalisse fa grandi storie, soprattutto se sei l'eroe.