Nuova immagine HAWK Nebulosa a infrarossi di Orione solleva domande sulla forma dei sistemi stellari

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Viaggio 3D all'interno della Nebulosa di Orione

Viaggio 3D all'interno della Nebulosa di Orione
Anonim

Le stelle nascono in nuvole di gas vorticoso, trascinando la polvere dei loro vivai nebulosi in sistemi planetari. E nuove, meravigliose immagini provenienti dalla profondità della nebulosa di Orione hanno sfidato le ipotesi scientifiche su come si formano le stelle e i pianeti.

Questa istantanea, presa da un gruppo internazionale guidato da Holger Drass, uno studente laureato presso l'European Southern Observatory, mostra dieci volte più nane brune e pianeti come era stato precedentemente conosciuto. Ciò significa che la nebulosa sta formando molti più pianeti e meno stelle di quanto ci si aspettasse.

Come visto dalla Terra, la nebulosa di Orione è una parte confusa della spada della costellazione di Orione. È relativamente vicino alla Terra, a solo 1.350 anni luce di distanza. E a soli 3 milioni di anni, è praticamente un bambino, rendendolo il luogo ideale per la ricerca di formazione stellare e planetaria. Grazie a tutte le giovani e calde stelle al suo interno, si illumina anche con le radiazioni ultraviolette, rendendo la foto scattata nella ricerca particolarmente mozzafiato.

A causa di tutto il gas e la polvere nella nebulosa, le immagini scattate nella luce visibile hanno avvolto i misteri nascosti all'interno. Guardando utilizzando lo strumento a infrarossi HAWK-I sul Very Large Telescope, il team è riuscito a ottenere una buona occhiata, poiché il cloud non influenza lo spettro dell'infrarosso.

Ma l'immagine offre ai ricercatori più domande che risposte. Non sanno perché la nebulosa di Orione ha così tanti pianeti che fluttuano nello spazio lontano dalle stelle, o come si formano ancora. Il fatto che questi oggetti esistano significa che sta accadendo qualcosa di diverso, e avranno bisogno di più di una foto (non importa quanto sia bello) per capire esattamente cosa.

L'European-Extremely Large Telescope, impostato per iniziare a funzionare nel 2024, darà un'occhiata più da vicino. E Drass spera che le immagini ad alta risoluzione mostrino anche altri pianeti più giovani. Fino ad allora, possiamo apprezzare che la nebulosa di Orione ha finalmente trovato il suo miglior filtro.

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