La vita umana non esisterebbe senza i campi magnetici terrestri

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I satelliti che studiano le variazioni del campo magnetico terrestre

I satelliti che studiano le variazioni del campo magnetico terrestre
Anonim

Affinché la vita possa radicarsi su un pianeta, gli organismi hanno bisogno di poco più di una superficie rocciosa, acqua liquida e un'atmosfera coccolosa per trattenere il calore e tenere lontani i raggi nocivi. Ma per la vita prosperare gli astronomi dell'Harvard-Smithsonian Center for Astrophysics scrivono sul diario arXiv, hanno bisogno di qualcos'altro: un campo magnetico.

A quanto pare, i giovani pianeti sono in grado di orbitare attorno a soli ugualmente giovani e selvaggi con violenti venti solari abbastanza forti da spazzare via le atmosfere dei loro compagni cosmici. I ricercatori sono giunti a questa conclusione dopo aver studiato la vicina stella Kappa Ceti, che sembra comportarsi come una versione immatura del nostro Sole.

Kappa Ceti, da 400 milioni a 600 milioni di anni, è considerata una giovane stella. Come gli adolescenti umani, è butterato di macchie e di temperamento violento. Le chiazze di stelle macchiate sulla sua superficie, scrivono i ricercatori, sono un chiaro segno che è magneticamente attivo. Oltre a ciò, emette costantemente un flusso di gas caldo verso l'esterno nello spazio ad una velocità 50 volte superiore rispetto al vento solare del nostro Sole. Quel fiero getto d'aria è abbastanza forte da cancellare l'atmosfera di un pianeta vicino se non ha la giusta protezione.

Basta guardare Marte senza vita, che avrebbe potuto essere abbastanza caldo da sostenere gli oceani salati, se fosse stato abbastanza fortunato da avere uno scudo magnetico per impedire al sole di spogliare via l'atmosfera che conteneva il calore.

La terra, d'altra parte, è stata fortunata. Prendendo i loro dati sui venti solari di Kappa Ceti e applicandoli a un modello del nostro giovane pianeta, i ricercatori hanno stabilito che il campo magnetico terrestre era piuttosto debole. Stimano che la regione protetta della giovane Terra - la sua magnetosfera - fosse larga circa un terzo o la metà di quella odierna. Ma quell'atmosfera, per quanto sottile, manteneva il calore necessario a sostenere la vita terrestre.

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