Cement's Dirty Business
Un recente studio condotto dal Computational Propaganda Project presso l'Università di Oxford ha stabilito che i sostenitori del presidente Donald Trump diffondevano "notizie spazzatura" su piattaforme di social media a un tasso più alto rispetto a qualsiasi altra coalizione politica.
Lo studio, pubblicato martedì, dimostra che mentre i siti di notizie spazzatura operano in tutto lo spettro politico, sono più popolari tra i sostenitori di Trump. I ricercatori hanno determinato ciò che si qualifica come "sito di notizie spazzatura" valutando i media su cinque fattori: professionalità, stile, qualità, parzialità e contraffazione. L'elenco completo dei siti è disponibile qui.
Dopo aver definito i siti di notizie spazzatura, i ricercatori hanno raccolto un set di dati di 13.477 utenti di Twitter e 47.719 utenti di Facebook, ognuno dei quali aveva espresso preferenze politiche. Quindi, hanno utilizzato un algoritmo di apprendimento automatico per ordinare gli utenti in coalizioni politiche, in base a quanto gli utenti interagivano tra loro e con contenuti simili.
I ricercatori hanno finito con 10 diversi gruppi politici su Twitter e 13 diversi gruppi politici su Facebook. Su Twitter, il gruppo più numeroso era la "Resistenza" anti-Trump, composta dal 27 percento del campione. Il gruppo "Trump Supporters" costituiva il 14% del campione.
Ma mentre la Resistenza ha condiviso solo il 18% dei contenuti creati dai siti di notizie spazzatura, i sostenitori di Trump hanno condiviso il 55% - più del resto dei gruppi messi insieme.
Su Facebook, il gruppo "Hard Conservative" è stato il più colpevole per la proliferazione di notizie spazzatura, condividendo il 58% delle notizie spazzatura. Il "Partito Democratico" arrivò secondo con il 12%.
Vedi lo studio completo qui.
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