Lo scarafaggio del robot in evoluzione sopravviverà a tutti noi

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Matteo Matteucci - Dai Big data ai sistemi di autoapprendimento

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Anonim

Uno scarafaggio potrebbe o meno essere in grado di sopravvivere a un'esplosione nucleare, ma questi insetti hanno raggiunto una sorta di immortalità meccanica come scappando i progetti di robot. Uno scarafaggio, per le sue dimensioni, è un incredibile velocista - con un clock a 3.4 mph, equivalente a uno sprint umano di oltre 200 mph - e quell'efficienza, abbinata al carapace replicabile, tende ad intrigare gli ingegneri. I creatori di robot dal MIT a Stanford sono stati ispirati dalle gambe "meccanicamente intelligenti" della peste e dalla facile disposizione. Non c'è da stupirsi, quindi, che i roboroaches si stiano già presentando alla più grande conferenza dei robot d'America.

L'ultimo di questo raggiro ci viene dalla University of California, Berkeley. Incontra VelociRoACH, che è una piattaforma di lancio per l'ornitottero H2Bird e prova positiva del futuro modulare dei droidi.

I roboticisti non si limitano a imitare gli scarafaggi: li stanno incorporando anche loro. Forse il primo kit cyborg fai-da-te ampiamente disponibile prevede l'incollaggio di un microprocessore in uno scarafaggio. L'obiettivo, dice la casa madre RoboRoach Backyard Brains, non è quello di ispirare le future generazioni di techno-Frankensteins o pisciare fuori dal PETA, ma di offrire un'introduzione pratica alla neuroscienza e all'elettronica. Inoltre, come i ricercatori della North Carolina State University hanno recentemente dimostrato, se si dovessero equipaggiare questi cybug con microfoni, si finirebbe con micromacchine altamente mobili che potrebbero aiutare a trovare persone in difficoltà dopo i disastri.

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