Tim Cook afferma che Apple è pronta a portare la causa dell'iPhone alla Corte Suprema

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Apple CEO Tim Cook: New chip makes Mac 'dramatically' faster

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Anonim

Mercoledì, l'amministratore delegato di Apple, Tim Cook, ha difeso il rifiuto della società di scrivere un hack backdoor nell'iPhone di Syed Farook, sparatutto di San Bernardino, definendolo un momento di impostazione precedente.

"Questo caso non riguarda il mio telefono", ha detto Cook. "Questo caso riguarda il futuro. Ciò che è in gioco qui è che il governo può costringere Apple a scrivere software che riteniamo renderebbe vulnerabili centinaia di milioni di clienti in tutto il mondo, inclusi gli Stati Uniti."

Cook ha detto che era pronto a portare il caso alla Corte Suprema: "Saremmo pronti a portare questo problema fino in fondo", ha detto Cook.

Farook è stato uno dei due sparatutto che ha ucciso 14 persone e ne ha ferito gravemente altre 22 in una follia del 2 dicembre 2015 a San Bernardino. L'FBI ha chiesto a Apple di rompere il telefono protetto da password per aiutare le indagini criminali.

"È chiaro che sarebbe un precedente", ha detto Cook. "Le forze dell'ordine di New York stanno già parlando di avere 175 telefoni lì. Altre contee negli Stati Uniti parlano di telefoni che hanno. E quindi è un pendio scivoloso. Non ne ho paura È uno."

Lo stallo ha diviso la comunità tecnologica, con l'amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg che ha supportato la decisione di Apple e il fondatore di Microsoft Bill Gates che si è espresso a favore dello sblocco del telefono. Ovviamente anche Donald Trump è intervenuto, chiedendo un boicottaggio della Apple che potrebbe richiedere o meno il leader repubblicano e il sogno dei mandarini di consegnare il proprio iPhone.

Cook disse che anche se la sua compagnia capitolasse, non aveva idea di quanto tempo ci sarebbe voluto per scrivere un software che fosse in grado di fare quello che l'FBI stava chiedendo. "Non è che abbiamo informazioni su questo telefono nel prossimo ufficio", ha detto. Inoltre è riuscito a scavare alla base dell'incomprensione di base della tecnologia da parte dell'investigatore, chiamando la direttiva dell'FBI agli investigatori della contea per reimpostare la password cloud del telefono (impedendole così di aggiornare il cloud) una "cruciale opportunità mancata".

"Probabilmente hai più informazioni su di te sul tuo telefono che nella tua casa", ha detto Cook, aggiungendo che "non si tratta solo di privacy, ma di sicurezza pubblica".

Mentre la lotta tra Cook e le forze dell'ordine continua, Apple sta cercando altri modi per proteggere i propri clienti. La compagnia sta lavorando freneticamente su aggiornamenti di sicurezza che metterebbero i dati degli utenti oltre la portata di Apple, e trasformeranno le manovre legali dell'FBI in uno sforzo inutile.

Guarda l'intervista completa di ABC News con Tim Cook.

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