I nuovi pianeti "Baby" potrebbero aiutarci a capire come si formò il mondo alieno (e la terra)

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Paxi – Il Sistema Solare

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Anonim

Due documenti separati pubblicati in Natura hanno annunciato la scoperta di due esopianeti "neonati" - uno pensato per avere tra i 5 ei 10 milioni di anni, l'altro con appena due milioni di anni. La Terra, per contesto, ha 4,5 miliardi di anni; se il nostro pianeta fosse un umano di 45 anni, questi due pianeti sarebbero bambini di poche settimane. Sono tra i più giovani mai scoperti e, come tali, piccoli fagotti di gioia per i ricercatori.

Il fidato telescopio Kepler della NASA ci ha aiutato a individuare migliaia di esopianeti, ma nessuno così giovane come questo. Quello leggermente più vecchio è stato battezzato K2-33b; il più giovane, V830 Tau. Gli scienziati possono usarli per studiare come si formano i pianeti, che a loro volta possono aiutarci a capire meglio come si è formata la Terra, e quindi come la vita potrebbe potenzialmente formarsi su altri pianeti al di fuori del nostro sistema solare.

I primi milioni di anni di vita di un pianeta sono una fase che non abbiamo mai veramente studiato. Il monitoraggio di questi due nuovi pianeti permetterà agli scienziati di vederli nello stato prima che si siano completamente coalizzati dal gas vorticoso in pianeti induriti, rocciosi e simili alla Terra.

Le loro orbite insolitamente vicine alle rispettive stelle (K2-33b completa un'orbita completa in meno di cinque giorni e mezzo) le rende interessanti per lo scienziato che studia il fenomeno dei "jupiter caldi" - pianeti gassosi che si formano così senza cadere in la loro stella ospite. Al momento non capiamo cosa succede nelle prime fasi della formazione di questi pianeti, ei due nuovi "bambini" potrebbero aiutarci ad avvicinarci.

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