Gli scienziati scoprono che non esiste una cosa come un cervello maschile o femminile

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La risposta della scienza: i ragazzi sono più intelligenti delle ragazze?

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Anonim

Nel bene e nel male, la società è stata modellata dalle distinzioni che abbiamo tracciato tra il cervello maschile e quello femminile. Molti genitori credono che gli uomini siano più bravi in ​​matematica, quindi i figli sono spinti verso una carriera nella scienza e nell'ingegneria. Le figlie, che si ritiene migliori nel multitasking, finiscono in ruoli amministrativi. Ma c'è sempre più ricerca che mostra che quelle inclinazioni basate sul sesso semplicemente non esistono. E ora, un nuovo studio fornisce la prova che il cervello stesso non differisce tra maschi e femmine.

Le nostre credenze in bianco e nero sul genere, suggeriscono i ricercatori, sono grossolanamente semplificate.

Nello studio, pubblicato questa settimana a Atti della National Academy of Sciences I ricercatori hanno cercato ampiezza e differenze di connettività nelle scansioni cerebrali di 1.400 maschi e femmine identificati da adulti, identificando 29 aree con caratteristiche apparentemente di genere.

Ma quando guardavano più da vicino ogni singola scansione, non erano in grado di trovare cervelli che fossero coerentemente "maschili" o "femminili". Invece, hanno scoperto che il cervello umano è in realtà un "mosaico" di caratteristiche maschili e femminili. Riconoscendo quel genere comportamenti esistono, gli autori hanno concluso:

"I nostri risultati dimostrano che, indipendentemente dalla causa delle differenze di sesso / sesso osservate nel cervello e nel comportamento (natura o educazione), il cervello umano non può essere classificato in due classi distinte: cervello maschile / cervello femminile".

Le loro scoperte sono in diretto contrasto con i risultati di uno studio del 2014 in Neuroscienze e valutazioni comportamentali che riportava chiare differenze di sesso nelle dimensioni delle regioni del cervello. Concentrandosi su aree come l'amigdala e l'ippocampo, i ricercatori hanno suggerito che le differenze sessuali erano legate a condizioni psichiatriche di genere come l'autismo nei maschi e il disturbo d'ansia nelle femmine.

Fornendo la prova che le dimensioni di quelle regioni del cervello non lo sono costantemente differiscono tra maschi e femmine, il PNAS lo studio abbatte la vecchia ipotesi di due generi e propone al suo posto un paradigma di genere più fluido.

Biologicamente parlando, ha perfettamente senso. Ma non è nemmeno garantito che i concetti di "maschio" e "femmina" saranno mai veramente dissolti. Dopotutto, l'anatomia da sola non è l'unico fattore che determina il genere.

Come hanno sottolineato gli autori, "nutrire" gioca tanto un ruolo di "natura". In altre parole, le nostre aspettative hanno tanto a che fare con il genere quanto la struttura del nostro cervello.

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